Biografia di Lemi Ponifasio, autore
del Messaggio per la Giornata Internazionale della Danza 2016.
Lemi
Ponifasio è un coreografo, regista, designer e artista samoano.
Nel 1995 ha
fondato il MAU a Auckland, Nuova
Zelanda, sviluppando un lavoro, concepito come azione di trasformazione, con comunità e artisti provenienti da tutto il
mondo. MAU è una parola samoana che significa dichiarazione di verità.
Il lavoro radicale di Ponifasio, dotato di un carattere distintivo e di una genealogia unica, sfida le definizioni convenzionali. Nel suo universo artistico, Ponifasio orienta l'individuo moderno verso altre
dimensioni di coscienza attraverso il ritmo decellerato della sua forte estetica - una tavolozza di neri, immagini oniriche invertite; il cerimoniale, il corpo sacrificale; uno spazio viscerale del suono, della luce e del buio.
Il lavoro radicale di Ponifasio, dotato di un carattere distintivo e di una genealogia unica, sfida le definizioni convenzionali. Nel suo universo artistico, Ponifasio orienta l'individuo moderno verso altre
dimensioni di coscienza attraverso il ritmo decellerato della sua forte estetica - una tavolozza di neri, immagini oniriche invertite; il cerimoniale, il corpo sacrificale; uno spazio viscerale del suono, della luce e del buio.
Ponifasio ha
portato il suo lavoro in tutto il mondo, tra cui il Festival di Avignone, BAM
di New York, Ruhrtriennale, Festival Internazionale di Edimburgo, Théâtre de la
Ville di Parigi, Onassis Cultural Centre di Atene, Southbank di Londra, Holland
Festival, Luminato Festival, Vienna Festival, Berliner Festspiele, Santiago a Mil
Cile, Quadriennale di Praga e Biennale di Venezia.
Tra le opere più recenti di Ponifasio ricordiamo: Lagimoana (2015) per la Biennale
di Venezia; Apocalypsis (2015), opera di R. Murray Schafer al Luminato Festival,
Toronto; I AM: Mapuche (2015) e MAU Mapuche (2016) con le popolazioni indigene
del Cile; e I AM (2014) per il 100° anniversario della Prima Guerra Mondiale,
presentato in anteprima al Festival di Avignone, seguito da programmazioni al
Festival Internazionale di Edimburgo,
alla Ruhrtriennale, Germania e all’Auckland Arts Festival, in Nuova
Zelanda. Altre sue creazioni: The Crimson House (2014), che sonda la natura del
potere e di un mondo che vede tutto e non dimentica nulla; Stones in Her Mouth
(2013), un lavoro con le donne Maori, portatrici di una forza di vita
attraverso antichi canti; l'opera lirica
Prometheus (2012) di Carl Orff per la Ruhrtriennale; Le Savali, Berlino (2011), in cui confronta la Città
imperiale di Berlino con le proprie comunità di famiglie di immigrati in cerca
di appartenenza e minacciate di espulsione; Birds with Skymirrors (2010), sulla
scomparsa delle Isole del Pacifico, territori di provenienza della maggior
parte dei suoi artisti, devastate dai cambiamenti climatici; e Tempest: Without
a Body (2008), su potere e terrore e l'uso illegale del potere di stato.
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